NATALE IN CASA CUPIELLO
TEATRO DUE viale basetti 12/a, parmaLo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore Luca Saccoia s’immerge riemergendone come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico “sì” a suo padre, rivive e fa rivivere quel “Natale” che ci accompagna da 90 anni.
Il progetto nasce da un’idea di Luca Saccoia e Vincenzo Ambrosino che ha preso corpo dall’incontro con il sottoscritto e lo scenografo Tiziano Fario. Il presepe è l’orizzonte dentro cui si muove tutta l’opera sia in senso reale che metaforico, il presepe è l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in una umanità rinnovata e senza conflitti, ma è anche la rappresentazione della nascita e della morte, è il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, è la miscela tra passato e presente, è una iconografia consolidata e al tempo stesso da destrutturare di continuo, il Presepe si rifà ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere e non piacere. È proprio da questa ultima affermazione che siamo partiti, cosa è diventato quel Tommasino, “Nennillo”, così come lo appella la madre, considerandolo un eterno bambino? Come si è trasformato dopo quel fatidico “si” sul letto di morte del padre? A queste risposte abbiamo provato a dare corpo immaginando che Tommasino abbia pronunciato quel “si” convinto, che da allora in poi, dovesse esserci un cambiamento, pensando che non fosse solo un modo di accontentare il padre morente, ma che fosse l’inizio di un percorso nuovo, di una nascita, così come il Presepe racconta.
Ecco allora Tommasino farsi interprete a suo modo di una tradizione, eccolo testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte. Per farlo, per rendere ripetibile il rito, Tommasino si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il Presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del Presepe.
NATALE IN CASA CUPIELLO
TEATRO DUE viale basetti 12/a, parmaLo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore Luca Saccoia s’immerge riemergendone come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico “sì” a suo padre, rivive e fa rivivere quel “Natale” che ci accompagna da 90 anni.
Il progetto nasce da un’idea di Luca Saccoia e Vincenzo Ambrosino che ha preso corpo dall’incontro con il sottoscritto e lo scenografo Tiziano Fario. Il presepe è l’orizzonte dentro cui si muove tutta l’opera sia in senso reale che metaforico, il presepe è l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in una umanità rinnovata e senza conflitti, ma è anche la rappresentazione della nascita e della morte, è il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, è la miscela tra passato e presente, è una iconografia consolidata e al tempo stesso da destrutturare di continuo, il Presepe si rifà ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere e non piacere. È proprio da questa ultima affermazione che siamo partiti, cosa è diventato quel Tommasino, “Nennillo”, così come lo appella la madre, considerandolo un eterno bambino? Come si è trasformato dopo quel fatidico “si” sul letto di morte del padre? A queste risposte abbiamo provato a dare corpo immaginando che Tommasino abbia pronunciato quel “si” convinto, che da allora in poi, dovesse esserci un cambiamento, pensando che non fosse solo un modo di accontentare il padre morente, ma che fosse l’inizio di un percorso nuovo, di una nascita, così come il Presepe racconta.
Ecco allora Tommasino farsi interprete a suo modo di una tradizione, eccolo testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte. Per farlo, per rendere ripetibile il rito, Tommasino si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il Presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del Presepe.
Mangiamusica 2024: Paolo Jannacci e Enzo Gentile al Teatro Magnani di Fidenza
Teatro Magnani di Fidenza Piazza Verdi 1, FidenzaRitorna Mangiamusica, format identitario e culturale creato dal giornalista Gianluigi Negri, che ogni anno registra uno straordinario successo di pubblico e critica. Le grandi storie della musica e del gusto approderanno sul palcoscenico del Teatro Magnani di Fidenza (Parma) grazie all’originale rassegna, a ingresso libero, la cui nona edizione si aprirà sabato 19 ottobre. Cantautori, musicisti e artisti saranno “abbinati” ai migliori prodotti del Made in Borgo: a Fidenza (conosciuta anche come Borgo San Donnino) arriveranno nomi come Davide Van De Sfroos, Andrea Mirò, Ezio Guaitamacchi e Brunella Boschetti, Paolo Jannacci e Enzo Gentile, Alberto Patrucco (con la sua band), Saule Kilaite, Vincenzo Zitello (con il maestro violinista Fulvio Renzi), Agadez (Giada Colagrande) con i suoi musicisti.
Il pubblico, durante quattro imperdibili serate, in questa ricchissima stagione assisterà a sei spettacoli con dieci grandi nomi, e sarà “protagonista” di cinque Mangiastorie, con le tradizionali degustazioni gratuite di Mangiamusica.
“Ecco tutto qui”: due microfoni e un pianoforte per un concerto-spettacolo che è un personalissimo omaggio a un gigante come Enzo Jannacci, grazie al figlio Paolo e al giornalista che lo ha conosciuto, studiato e frequentato a lungo.
A seguire:
Degustazione delle cinque nuove Focacce natalizie della Pasticceria Origo con i fratelli pasticceri Federico e Lorenzo Frascari.
Tutte le serate di Mangiamusica si svolgono al Teatro Magnani di Fidenza ed iniziano alle ore 21:00. Sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili (senza prenotazione).