Io, Roberta Ippolita Lucia – non è facile avere tre nomi, tre personalità e saperle gestire con equilibrio
Piazza Libertà, Salsomaggiore Terme Piazza Libertà, Salsomaggiore Terme, ItaliaDopo una stagione di successi sul palco di Colorado con il personaggio di Lucia Agazzi la single sempre “on the dance floor” Ippolita Baldini torna in teatro con il suo nuovo spettacolo IO, ROBERTA IPPOLITA LUCIA.
Se è vero che gli uragani più devastanti hanno nomi femminili tenetevi forte lei ne ha tre!
E' in continuo movimento perché non è facile avere tre nomi, non è facile avere tre personalità e saperle gestire con equilibrio in un mondo come quello di oggi, così pieno di stimoli e false libertà, ma soprattutto non è facile avere una mamma Marchesa! Tutto questo in uno spettacolo stupefacente, interpretato da un’ attrice in ascesa
brillante e divertente che si mette a nudo, senza paura, raccontando di sé, quindi di noi.
Vi aspettano sul palco tutte e tre: “Io, Roberta Ippolita Lucia”.
IPPOLITA BALDINI – M. Maroutian, voce – E. Trombi, chitarra
In caso di maltempo: Palazzo dei Congressi, Sala delle Cariatidi
NATALE IN CASA CUPIELLO
TEATRO DUE viale basetti 12/a, parmaLo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore Luca Saccoia s’immerge riemergendone come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico “sì” a suo padre, rivive e fa rivivere quel “Natale” che ci accompagna da 90 anni.
Il progetto nasce da un’idea di Luca Saccoia e Vincenzo Ambrosino che ha preso corpo dall’incontro con il sottoscritto e lo scenografo Tiziano Fario. Il presepe è l’orizzonte dentro cui si muove tutta l’opera sia in senso reale che metaforico, il presepe è l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in una umanità rinnovata e senza conflitti, ma è anche la rappresentazione della nascita e della morte, è il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, è la miscela tra passato e presente, è una iconografia consolidata e al tempo stesso da destrutturare di continuo, il Presepe si rifà ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere e non piacere. È proprio da questa ultima affermazione che siamo partiti, cosa è diventato quel Tommasino, “Nennillo”, così come lo appella la madre, considerandolo un eterno bambino? Come si è trasformato dopo quel fatidico “si” sul letto di morte del padre? A queste risposte abbiamo provato a dare corpo immaginando che Tommasino abbia pronunciato quel “si” convinto, che da allora in poi, dovesse esserci un cambiamento, pensando che non fosse solo un modo di accontentare il padre morente, ma che fosse l’inizio di un percorso nuovo, di una nascita, così come il Presepe racconta.
Ecco allora Tommasino farsi interprete a suo modo di una tradizione, eccolo testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte. Per farlo, per rendere ripetibile il rito, Tommasino si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il Presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del Presepe.
NATALE IN CASA CUPIELLO
TEATRO DUE viale basetti 12/a, parmaLo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore Luca Saccoia s’immerge riemergendone come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico “sì” a suo padre, rivive e fa rivivere quel “Natale” che ci accompagna da 90 anni.
Il progetto nasce da un’idea di Luca Saccoia e Vincenzo Ambrosino che ha preso corpo dall’incontro con il sottoscritto e lo scenografo Tiziano Fario. Il presepe è l’orizzonte dentro cui si muove tutta l’opera sia in senso reale che metaforico, il presepe è l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in una umanità rinnovata e senza conflitti, ma è anche la rappresentazione della nascita e della morte, è il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, è la miscela tra passato e presente, è una iconografia consolidata e al tempo stesso da destrutturare di continuo, il Presepe si rifà ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere e non piacere. È proprio da questa ultima affermazione che siamo partiti, cosa è diventato quel Tommasino, “Nennillo”, così come lo appella la madre, considerandolo un eterno bambino? Come si è trasformato dopo quel fatidico “si” sul letto di morte del padre? A queste risposte abbiamo provato a dare corpo immaginando che Tommasino abbia pronunciato quel “si” convinto, che da allora in poi, dovesse esserci un cambiamento, pensando che non fosse solo un modo di accontentare il padre morente, ma che fosse l’inizio di un percorso nuovo, di una nascita, così come il Presepe racconta.
Ecco allora Tommasino farsi interprete a suo modo di una tradizione, eccolo testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte. Per farlo, per rendere ripetibile il rito, Tommasino si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il Presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del Presepe.
CHINI, PUCCINI E LE TERME BERZIERI
Palazzo dei Congressi Viale Giandomenico Romagnosi, 7, Salsomaggiore Terme, Parma“La grande musica alle Terme Berzieri”
Relatori:
Gian Paolo Minardi, storico della musica, Unipr
Francesco Avanzini, medico dirigente di Foniatria, Ospedale di Bolzano
Lucetta Bizzi, soprano
Andrea Rinaldi, artista del Coro e presidente del Coro dell’Opera di Parma
Accompagnamento musicale
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
Bolly Potter e la Bolla Filosofale al Castello di Tabiano
Castello di Tabiano Via Castello, Salsomaggiore TermeVenerdì 1 novembre 2024 al Castello di Tabiano arriva il Bollaio Matto ad incantare il pubblico con la più semplice delle magie: un po’ d’acqua e di sapone trascinano nel mondo incantato di Bolly Potter.
“Un viaggio nel mondo della magia con Bolly, membro della Casa Grifondoro e discendente della famiglia Potter che fra pozioni e incantesimi proverà a salvare il mondo un’altra volta…”
Alle ore 11:00 e alle ore 16:00 con il Bollaio Matto si viaggia con la fantasia tra giochi di luci, musica, racconti e splendide bolle di sapone.
SPETTACOLO ADATTI AD APPRENDISTI MAGHI DAGLI 0 AI 174 ANNI
Venerdì 1 novembre sarà inoltre possibile visitare il Castello di Tabiano lasciandosi guidare attraverso le sue sale nelle visite in programma alle ore 10:00, 11:00, 15:00 e 16:00.
Programma visite guidate:
h 10.00, h 11.00, h 15.00, h 16.00
Programma spettacoli:
h 11.00 e h 16.00
INFORMAZIONI
mail: info@castelloditabiano.com
cell: +39 348 8955378
Prenotazione e acquisto biglietti: www.castelloditabiano.com
Mangiamusica 2024: Paolo Jannacci e Enzo Gentile al Teatro Magnani di Fidenza
Teatro Magnani di Fidenza Piazza Verdi 1, FidenzaRitorna Mangiamusica, format identitario e culturale creato dal giornalista Gianluigi Negri, che ogni anno registra uno straordinario successo di pubblico e critica. Le grandi storie della musica e del gusto approderanno sul palcoscenico del Teatro Magnani di Fidenza (Parma) grazie all’originale rassegna, a ingresso libero, la cui nona edizione si aprirà sabato 19 ottobre. Cantautori, musicisti e artisti saranno “abbinati” ai migliori prodotti del Made in Borgo: a Fidenza (conosciuta anche come Borgo San Donnino) arriveranno nomi come Davide Van De Sfroos, Andrea Mirò, Ezio Guaitamacchi e Brunella Boschetti, Paolo Jannacci e Enzo Gentile, Alberto Patrucco (con la sua band), Saule Kilaite, Vincenzo Zitello (con il maestro violinista Fulvio Renzi), Agadez (Giada Colagrande) con i suoi musicisti.
Il pubblico, durante quattro imperdibili serate, in questa ricchissima stagione assisterà a sei spettacoli con dieci grandi nomi, e sarà “protagonista” di cinque Mangiastorie, con le tradizionali degustazioni gratuite di Mangiamusica.
“Ecco tutto qui”: due microfoni e un pianoforte per un concerto-spettacolo che è un personalissimo omaggio a un gigante come Enzo Jannacci, grazie al figlio Paolo e al giornalista che lo ha conosciuto, studiato e frequentato a lungo.
A seguire:
Degustazione delle cinque nuove Focacce natalizie della Pasticceria Origo con i fratelli pasticceri Federico e Lorenzo Frascari.
Tutte le serate di Mangiamusica si svolgono al Teatro Magnani di Fidenza ed iniziano alle ore 21:00. Sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili (senza prenotazione).