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Per l’autunno 2025, il Labirinto della Masone apre le porte (in senso quanto mai letterale) a una mostra che saprà incuriosire e affascinare chi attraversa le soglie del nostro museo. La mostra si inserisce nel solco di una ricerca che da sempre contraddistingue i progetti culturali di Franco Maria Ricci, il cui sguardo erudito, appassionato e instancabilmente curioso non ha mai esitato a riconoscere bellezza e ingegno anche nei territori meno battuti dell’arte e dell’artigianato. I picchiotti ferrei ne sono un esempio eccellente: lungi dall’essere semplici manufatti d’uso, i pezzi esposti rappresentano un patrimonio iconografico e antropologico di rara suggestione. La collezione Cesati si distingue per l’altissimo livello qualitativo dei suoi esemplari – selezionati con rigore e passione dagli anni Settanta a oggi e capaci di incarnare un linguaggio plastico autonomo e profondamente evocativo. Knock Knock Knock rappresenta la prima occasione pubblica in Italia per ammirare questo insieme straordinario, custodito da una delle famiglie più autorevoli dell’antiquariato europeo. Grazie all’allestimento a cura di Maddalena Casalis e Elisa Rizzardi, i sessantacinque pezzi saranno proposti nel loro momento “dinamico”, con l’intento di svelarne le meraviglie minime (zanne, piume, muscoli, sguardi…) e di restituire quella sottile emozione che nasceva dal gesto di bussare, quando afferrando il battente se ne coglievano, d’un tratto, le finezze più sorprendenti. Una inedita “camera delle meraviglie”, carica di significati: attraverso i testi di Stefano Salis, che accompagnano la mostra, si esplorano i concetti di “varco fisico” e “varco simbolico”, temi quanto mai attuali che trovano nel Labirinto un contrappunto ideale – un luogo che è da sempre emblema di attraversamento tra interiorità e mondo esterno. In occasione della mostra sarà pubblicato un omonimo volume edito da Franco Maria Ricci Editore, con testi di Stefano Salis e Carlo Donà.
Dal 10 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026Palazzo del Governatore - Parma La collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dal 10 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026 riunirà per la prima volta, fuori dalla sede romana di appartenenza, nelle sale del Palazzo del Governatore di Parma, tutti i lavori e capolavori del grande artista custoditi nel museo della capitale. Si tratta di un ingente prestito, di oltre 60 opere, della più completa collezione pubblica del percorso di ricerca di Giacomo Balla, mai esposta in precedenza nella sua interezza. Tra gli artisti più “rivoluzionari” del Novecento, tanto da riconoscere in lui il “Leonardo da Vinci del XX secolo” – come amava definirsi – Giacomo Balla (Torino, 1871-Roma, 1958) sarà celebrato a Parma con una retrospettiva senza precedenti. Pittore della luce come fu già definito nel 1908, la luce è sempre stata la sua fonte d’ispirazione, il soggetto e insieme l’oggetto di un’indagine appassionata inseguita per tutta la vita senza soluzione di continuità. La mostra, realizzata e coorganizzata dal Comune di Parma e dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, che presenterà al pubblico anche gli esiti di studi e di approfondimenti recenti sulla sorprendente collezione, è a cura di Cesare Biasini Selvaggi e Renata Cristina Mazzantini con la collaborazione di Elena Gigli, il contributo di Fondazione Cariparma e della Regione Emilia Romagna e la collaborazione di Solares Fondazione delle Arti. L’esposizione si fonda in particolare sul consistente e rappresentativo nucleo di opere provenienti dalla generosa donazione delle figlie dell’artista, Elica e Luce Balla, con l’illuminata integrazione di dipinti e disegni selezionati, su indicazione della stessa Luce Balla, da Maurizio Fagiolo dell’Arco, grande studioso dell’artista, con la collaborazione di Elena Gigli. Nel biglietto è inclusa l'audioguida. Orari di apertura: |
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