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Mostra fotografica alle Terme Zoja – Salsomaggiore Terme In occasione della 15ª edizione del concorso “Salso in fiore – Balconi e giardini fioriti”, le Associazioni 365 Volte Donna e Circolo Fotografico Zoom presentano la mostra fotografica “Il Corso dei Fiori: una festa per tutta la città”, allestita al 2° piano delle Terme Zoja e visitabile fino a settembre. Attraverso 80 pannelli fotografici, la mostra racconta la magia del Corso dei Fiori, l’evento floreale che ha reso unici gli anni ’50 e ’60 a Salsomaggiore Terme. Un’iniziativa nata dalla passione e dalla creatività dei cittadini, che ha saputo unire la comunità e dare colore alla città. Ogni anno, la terza domenica di giugno, viale Berenini e l’anello del Parco Mazzini si trasformavano in un tripudio di colori e profumi, grazie a una spettacolare sfilata di carri fioriti, accompagnati da bande musicali e gruppi folcloristici. Migliaia di garofani di Sanremo decoravano i carri, su cui sfilavano con orgoglio le ragazze salsesi, pronte a lanciare fiori al pubblico festante. Il Corso dei Fiori era anche un evento glamour, con una giuria d’eccezione composta da attrici, cantanti e volti noti della televisione e dello spettacolo. Un viaggio nella storia e nelle emozioni di un’intera comunità, da rivivere attraverso immagini suggestive e ricordi indimenticabili. 👉 Non perdere questa occasione unica per riscoprire un pezzo prezioso della tradizione di Salsomaggiore Terme! |
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Mostra fotografica documentale presso lo Stabilimento Termale Respighi di Tabiano Terme a cura di Associazione 365 Volte Donna e Circolo Fotografico Zoom Archivio fotografico: Davighi, Lupini, Moseriti, Vascelli Testi: Daniela Tuberti In collaborazione con TST - Terme di Salsomaggiore e Tabiano |
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‘Non avrai altro stile all’infuori di me’. Potrebbe essere una frase simbolo di una supermodel anni 90, quelle lanciate dal genio visionario di Gianni Versace. Un concetto che identifica i cinquant’anni che hanno cambiato la società italiana e si rifà allo scandaloso slogan ‘Non avrai altro jeans all’infuori di me’ che accompagnava la foto di Oliviero Toscani per Jesus jeans. Proprio all’evoluzione della promozione pubblicitaria in Italia nel settore della moda e pubblicità nel corso della seconda metà del Novecento, dal 13 settembre al 14 dicembre 2025, è dedicata la nuova mostra della Fondazione Magnani-Rocca – la celebre Villa dei Capolavori a Mamiano di Traversetolo, presso Parma – allestita nei saloni contigui a quelli che ospitano permanentemente opere capitali di Renoir, Monet, Cézanne, Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Morandi e molti altri. Questa mostra offre una riflessione profonda su come la moda e pubblicità abbiano influenzato non solo il mercato, ma anche la cultura italiana nel suo complesso. Più di trecento opere – tra manifesti, riviste, spot, fotografie, cinema, video, gadget pubblicitari e persino le mitiche figurine Fiorucci – in un percorso inedito che attraversa mezzo secolo di trasformazioni dell’immaginario collettivo, con uno sguardo filologico e insieme poetico sulla storia della moda e della sua comunicazione. Il cinema e la televisione ne diventano lo specchio, con spot entrati nel mito collettivo. Dal 1950 al 2000 lo stile italiano si lancia nel mondo. Armani, Benetton, Dolce & Gabbana, Emilio Pucci, Fendi, Fiorucci, Gianfranco Ferré, Guarnera, Gucci, Marina Rinaldi, Max Mara, Moschino, Salvatore Ferragamo, Valentino, Versace, Coveri, Zegna, Walter Albini sono i protagonisti del Made in Italy di quegli anni. Gli scatti dei grandi maestri della fotografia di moda – Giampaolo Barbieri, Giovanni Gastel, Alfa Castaldi, Maria Vittoria Backhaus – e le illustrazioni di René Gruau, Sepo, Erberto Carboni, Franco Grignani, Guido Crepax, Antonio Lopez, Lora Lamm, oltre al lavoro particolarissimo e destabilizzante di Oliviero Toscani, restituiscono un’estetica che è insieme racconto pubblicitario e ritratto di un’epoca. La moda si conferma una macchina potente di comunicazione e si definisce sempre più come linguaggio e performance del corpo. La mostra, a cura di Dario Cimorelli, Eugenia Paulicelli e Stefano Roffi, racconta come la moda e la pubblicità, insieme, abbiano saputo attraversare i cambiamenti economici, sociali e culturali del nostro paese a g
Un'ampia selezione di giocattoli d'epoca che spaziano dalla fine del XIX secolo fino al dopoguerra racconterà la storia della produzione di giocattoli in Italia, un settore di nicchia ma di alto livello che, sull'esempio dei più noti e già affermati mercati europei, introdusse per la prima volta nel nostro paese l'idea di una produzione su scala industriale di oggetti destinati a divertire i bambini, realizzati con somma maestria artigianale e materiali di qualità, una strada di difficile percorrenza in un'economia, quella italiana del primo Novecento, ancora arretrata. Gli oggetti esposti non mancheranno di emozionare profondamente il pubblico, sorprendendo le nuove generazioni e smuovendo nei più grandi lontani ricordi d'infanzia: bambole, macchinine, una infinita varietà di mezzi di trasporto, giostre, lanterne magiche e tanti altri oggetti, a volte dotati di meccanismi e movimenti a molla, sono realizzati in latta, legno e ceramica, frutto di una profonda abilità artigianale e di una indubbia creatività che nel secondo Novecento ha dovuto cedere il passo ai nuovi mercati asiatici e ai più economici materiali sintetici. La mostra rimarrà aperta ad ingresso libero fino a domenica 9 novembre, seguendo gli orari di apertura del Museo. Sono previste VISITE GUIDATE GRATUITE alle ore 10.30 nelle giornate di: sabato 20 e 27 settembre Info e prenotazioni alla mail info@museoglaucolombardi.it o al numero del Museo 0521 233727 |
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Per l’autunno 2025, il Labirinto della Masone apre le porte (in senso quanto mai letterale) a una mostra che saprà incuriosire e affascinare chi attraversa le soglie del nostro museo. La mostra si inserisce nel solco di una ricerca che da sempre contraddistingue i progetti culturali di Franco Maria Ricci, il cui sguardo erudito, appassionato e instancabilmente curioso non ha mai esitato a riconoscere bellezza e ingegno anche nei territori meno battuti dell’arte e dell’artigianato. I picchiotti ferrei ne sono un esempio eccellente: lungi dall’essere semplici manufatti d’uso, i pezzi esposti rappresentano un patrimonio iconografico e antropologico di rara suggestione. La collezione Cesati si distingue per l’altissimo livello qualitativo dei suoi esemplari – selezionati con rigore e passione dagli anni Settanta a oggi e capaci di incarnare un linguaggio plastico autonomo e profondamente evocativo. Knock Knock Knock rappresenta la prima occasione pubblica in Italia per ammirare questo insieme straordinario, custodito da una delle famiglie più autorevoli dell’antiquariato europeo. Grazie all’allestimento a cura di Maddalena Casalis e Elisa Rizzardi, i sessantacinque pezzi saranno proposti nel loro momento “dinamico”, con l’intento di svelarne le meraviglie minime (zanne, piume, muscoli, sguardi…) e di restituire quella sottile emozione che nasceva dal gesto di bussare, quando afferrando il battente se ne coglievano, d’un tratto, le finezze più sorprendenti. Una inedita “camera delle meraviglie”, carica di significati: attraverso i testi di Stefano Salis, che accompagnano la mostra, si esplorano i concetti di “varco fisico” e “varco simbolico”, temi quanto mai attuali che trovano nel Labirinto un contrappunto ideale – un luogo che è da sempre emblema di attraversamento tra interiorità e mondo esterno. In occasione della mostra sarà pubblicato un omonimo volume edito da Franco Maria Ricci Editore, con testi di Stefano Salis e Carlo Donà. |
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Alla scoperta dei funghi del Parco dello Stirone Un’attività divertente e istruttiva per scoprire il mondo dei funghi! Si parlerà del loro ruolo fondamentale nella natura, come “spazzini” e alleati delle piante, e di quanto siano importanti per la biodiversità del Parco dello Stirone. Scopriremo dove e quando crescono i funghi, soprattutto a settembre, tra prati, boschi e zone umide. Non mancherà un approfondimento sul rapporto tra funghi e uomo: dai lieviti del pane ai funghi commestibili (e quelli da evitare!). È prevista anche una breve escursione per cercarli dal vivo, imparando a riconoscerli e osservando curiosità come il famoso “cerchio delle streghe”. Il laboratorio sarà anche un’occasione per racconti e leggende, unendo scienza e folklore, in un’esperienza da vivere insieme, grandi e piccoli. In caso di pioggia, nessun problema: tutte le attività possono svolgersi al coperto. Attività per famiglie con bambini dai 6 anni
€8
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La personale JEFF KOONS — Balloons & Wonders trasforma Palazzo Bertamini Lucca in un sorprendente teatro di riflessi: superfici cromate, forme monumentali e colori che interrogano il rapporto tra oggetto, spettatore e spazio. Curata da Luca Bravo e prodotta da Deodato Arte in collaborazione con il Comune di Fiorenzuola d'Arda, la mostra raccoglie opere emblematiche — dalle Balloon series ai Gazing Ball fino alla serie Antiquity — in un percorso pensato per stupire, coinvolgere e instaurare un dialogo tra contemporaneo e tradizione. Visitare la mostra significa lasciarsi catturare da un’esperienza sensoriale in cui il riflesso diventa racconto: lo spettatore si trova dentro l’opera e, allo stesso tempo, dentro la città che la ospita: Fiorenzuola d'Arda. Accanto all’esposizione principale, il programma prevede visite guidate, attività educational per le scuole e eventi pubblici che animeranno Palazzo Bertamini Lucca per l’intero periodo espositivo. Per informazioni su orari, biglietti e calendario eventi segui il sito e i canali ufficiali di Fiorenzuola Eventi su Facebook e Instagram: aggiornamenti e approfondimenti saranno pubblicati regolarmente. |
