Mostra Fotografica “Il Corso dei Fiori: una festa per tutta la città”
Salsomaggiore e Tabiano Terme Parchi, Salsomaggiore e Tabiano TermeMostra fotografica alle Terme Zoja – Salsomaggiore Terme
“Il Corso dei Fiori: una festa per tutta la città”
In occasione della 15ª edizione del concorso “Salso in fiore – Balconi e giardini fioriti”, le Associazioni 365 Volte Donna e Circolo Fotografico Zoom presentano la mostra fotografica “Il Corso dei Fiori: una festa per tutta la città”, allestita al 2° piano delle Terme Zoja e visitabile fino a settembre.
Attraverso 80 pannelli fotografici, la mostra racconta la magia del Corso dei Fiori, l’evento floreale che ha reso unici gli anni ’50 e ’60 a Salsomaggiore Terme. Un’iniziativa nata dalla passione e dalla creatività dei cittadini, che ha saputo unire la comunità e dare colore alla città.
Ogni anno, la terza domenica di giugno, viale Berenini e l’anello del Parco Mazzini si trasformavano in un tripudio di colori e profumi, grazie a una spettacolare sfilata di carri fioriti, accompagnati da bande musicali e gruppi folcloristici. Migliaia di garofani di Sanremo decoravano i carri, su cui sfilavano con orgoglio le ragazze salsesi, pronte a lanciare fiori al pubblico festante.
Il Corso dei Fiori era anche un evento glamour, con una giuria d’eccezione composta da attrici, cantanti e volti noti della televisione e dello spettacolo.
Un viaggio nella storia e nelle emozioni di un’intera comunità, da rivivere attraverso immagini suggestive e ricordi indimenticabili.
👉 Non perdere questa occasione unica per riscoprire un pezzo prezioso della tradizione di Salsomaggiore Terme!
Servizio Trasporto Urbano – Linea 2226 Tabiano
Tabiano Bagni: servizio urbano attivo
Dal 19 aprile al 4 maggio e dal 31 maggio al 31 ottobre 2025, dal lunedì alla domenica.
Prima corsa ore 8.
Tabiano Terme : La nostra Storia è il nostro Futuro
Istituto Termale Respighi Viale alle Terme, Tabiano TermeMostra fotografica documentale presso lo Stabilimento Termale Respighi di Tabiano Terme
a cura di Associazione 365 Volte Donna e Circolo Fotografico Zoom
Archivio fotografico: Davighi, Lupini, Moseriti, Vascelli
Testi: Daniela Tuberti
In collaborazione con TST - Terme di Salsomaggiore e Tabiano
Mostra “Moda e Pubblicità in Italia 1950-2000” alla Fondazione Magnani Rocca
Fondazione Magnani-Rocca Via Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo‘Non avrai altro stile all’infuori di me’. Potrebbe essere una frase simbolo di una supermodel anni 90, quelle lanciate dal genio visionario di Gianni Versace. Un concetto che identifica i cinquant’anni che hanno cambiato la società italiana e si rifà allo scandaloso slogan ‘Non avrai altro jeans all’infuori di me’ che accompagnava la foto di Oliviero Toscani per Jesus jeans.
Proprio all’evoluzione della promozione pubblicitaria in Italia nel settore della moda e pubblicità nel corso della seconda metà del Novecento, dal 13 settembre al 14 dicembre 2025, è dedicata la nuova mostra della Fondazione Magnani-Rocca – la celebre Villa dei Capolavori a Mamiano di Traversetolo, presso Parma – allestita nei saloni contigui a quelli che ospitano permanentemente opere capitali di Renoir, Monet, Cézanne, Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Morandi e molti altri.
Questa mostra offre una riflessione profonda su come la moda e pubblicità abbiano influenzato non solo il mercato, ma anche la cultura italiana nel suo complesso.
Più di trecento opere – tra manifesti, riviste, spot, fotografie, cinema, video, gadget pubblicitari e persino le mitiche figurine Fiorucci – in un percorso inedito che attraversa mezzo secolo di trasformazioni dell’immaginario collettivo, con uno sguardo filologico e insieme poetico sulla storia della moda e della sua comunicazione. Il cinema e la televisione ne diventano lo specchio, con spot entrati nel mito collettivo.
Dal 1950 al 2000 lo stile italiano si lancia nel mondo.
Armani, Benetton, Dolce & Gabbana, Emilio Pucci, Fendi, Fiorucci, Gianfranco Ferré, Guarnera, Gucci, Marina Rinaldi, Max Mara, Moschino, Salvatore Ferragamo, Valentino, Versace, Coveri, Zegna, Walter Albini sono i protagonisti del Made in Italy di quegli anni.
Gli scatti dei grandi maestri della fotografia di moda – Giampaolo Barbieri, Giovanni Gastel, Alfa Castaldi, Maria Vittoria Backhaus – e le illustrazioni di René Gruau, Sepo, Erberto Carboni, Franco Grignani, Guido Crepax, Antonio Lopez, Lora Lamm, oltre al lavoro particolarissimo e destabilizzante di Oliviero Toscani, restituiscono un’estetica che è insieme racconto pubblicitario e ritratto di un’epoca.
La moda si conferma una macchina potente di comunicazione e si definisce sempre più come linguaggio e performance del corpo. La mostra, a cura di Dario Cimorelli, Eugenia Paulicelli e Stefano Roffi, racconta come la moda e la pubblicità, insieme, abbiano saputo attraversare i cambiamenti economici, sociali e culturali del nostro paese a g
Mostra “I BALOCCHI DI UNA VOLTA”
Museo Glauco Lombardi Strada G. Garibaldi, 15 - Parma, ParmaUn'ampia selezione di giocattoli d'epoca che spaziano dalla fine del XIX secolo fino al dopoguerra racconterà la storia della produzione di giocattoli in Italia, un settore di nicchia ma di alto livello che, sull'esempio dei più noti e già affermati mercati europei, introdusse per la prima volta nel nostro paese l'idea di una produzione su scala industriale di oggetti destinati a divertire i bambini, realizzati con somma maestria artigianale e materiali di qualità, una strada di difficile percorrenza in un'economia, quella italiana del primo Novecento, ancora arretrata.
Gli oggetti esposti non mancheranno di emozionare profondamente il pubblico, sorprendendo le nuove generazioni e smuovendo nei più grandi lontani ricordi d'infanzia: bambole, macchinine, una infinita varietà di mezzi di trasporto, giostre, lanterne magiche e tanti altri oggetti, a volte dotati di meccanismi e movimenti a molla, sono realizzati in latta, legno e ceramica, frutto di una profonda abilità artigianale e di una indubbia creatività che nel secondo Novecento ha dovuto cedere il passo ai nuovi mercati asiatici e ai più economici materiali sintetici.
La mostra rimarrà aperta ad ingresso libero fino a domenica 9 novembre, seguendo gli orari di apertura del Museo.
Sono previste VISITE GUIDATE GRATUITE
alle ore 10.30 nelle giornate di:
sabato 20 e 27 settembre
sabato 4, 18 e 25 ottobre
sabato 8 novembre
Info e prenotazioni alla mail info@museoglaucolombardi.it o al numero del Museo 0521 233727
Mostra “Knock Knock Knock” al Labirinto della Masone di Fontanellato
Labirinto della Masone Strada Masone, 121, FontanellatoPer l’autunno 2025, il Labirinto della Masone apre le porte (in senso quanto mai letterale) a una mostra che saprà incuriosire e affascinare chi attraversa le soglie del nostro museo.
Sono i “picchiotti” da porta, più comunemente conosciuti come battenti o batacchi, i protagonisti di questo nuovo progetto espositivo: pezzi unici in ferro forgiati tra il XIV e il XVIII secolo, provenienti dalla straordinaria collezione privata di Alessandro Cesati.
Veri e propri “guardiani” delle dimore europee, questi oggetti di splendida fattura incarnano un sapere antico in cui l’arte della scultura in ferro battuto raggiunge vette altissime di perizia tecnica, potenza plastica e immaginazione simbolica.
La mostra si inserisce nel solco di una ricerca che da sempre contraddistingue i progetti culturali di Franco Maria Ricci, il cui sguardo erudito, appassionato e instancabilmente curioso non ha mai esitato a riconoscere bellezza e ingegno anche nei territori meno battuti dell’arte e dell’artigianato.
I picchiotti ferrei ne sono un esempio eccellente: lungi dall’essere semplici manufatti d’uso, i pezzi esposti rappresentano un patrimonio iconografico e antropologico di rara suggestione.
Realizzati principalmente in Italia e in Spagna, ma anche in Francia, Austria e Germania, questi battenti figurati presentano una varietà formale sorprendente: draghi, serpenti, leoni, protomi umane, elementi vegetali, figure a tutto tondo o dettagli minimali incisi con grazia e forza espressiva. Sono creature che non fungono soltanto da ornamento o meccanismo, ma “esprimono l’anima stessa della Casa”: un luogo da proteggere, presidiato da un genius loci in forma di animale o figura antropomorfa, spesso legato a simbologie antiche e precristiane.
La collezione Cesati si distingue per l’altissimo livello qualitativo dei suoi esemplari – selezionati con rigore e passione dagli anni Settanta a oggi e capaci di incarnare un linguaggio plastico autonomo e profondamente evocativo. Knock Knock Knock rappresenta la prima occasione pubblica in Italia per ammirare questo insieme straordinario, custodito da una delle famiglie più autorevoli dell’antiquariato europeo.
Grazie all’allestimento a cura di Maddalena Casalis e Elisa Rizzardi, i sessantacinque pezzi saranno proposti nel loro momento “dinamico”, con l’intento di svelarne le meraviglie minime (zanne, piume, muscoli, sguardi…) e di restituire quella sottile emozione che nasceva dal gesto di bussare, quando afferrando il battente se ne coglievano, d’un tratto, le finezze più sorprendenti.
Una inedita “camera delle meraviglie”, carica di significati: attraverso i testi di Stefano Salis, che accompagnano la mostra, si esplorano i concetti di “varco fisico” e “varco simbolico”, temi quanto mai attuali che trovano nel Labirinto un contrappunto ideale – un luogo che è da sempre emblema di attraversamento tra interiorità e mondo esterno.
Una suggestione amplificata dalle immagini di porte, portoni e soglie scattate dal fotografo Massimo Listri, che invitando al silenzio e alla contemplazione raccontano l’architettura come esperienza mentale ed emotiva.
In occasione della mostra sarà pubblicato un omonimo volume edito da Franco Maria Ricci Editore, con testi di Stefano Salis e Carlo Donà.
